Impianto geotermico
Tipologie impianto geotermico
Un impianto geotermico richiama la straordinaria efficienza messa in atto dalla natura.
L’edificio si alimenta dal terreno sottostante attraverso un circolo virtuoso di prelievo e rilascio di energia. Così come un albero usa le radici per ottenere energia vitale dalla terra.
Gli elementi che determinano l’efficienza di un impianto geotermico sono:
• la qualità del progetto e dell’installazione
• la qualità della pompa di calore, noi abbiamo scelto di installare le più affidabili e performanti, di tecnologia svedese (Nibe)
• il tipo di sorgente termica e quindi la sua temperatura
• il tipo di sistema di distribuzione e la conseguente temperatura richiesta per il suo funzionamento
• la puntuale gestione dell’impianto.
La sonda verticale è il tipo di collettore geotermico più costante perché beneficia del fatto che superati i 10/15 metri di profondità la temperatura del terreno rimane stabile intorno ai 10° C per tutto l’anno. Sfruttare questa energia costante permette di avere i migliori rendimenti, sia in inverno per riscaldare sia in estate per raffrescare.
Le perforazioni, profonde in media 100/150 m, hanno un diametro di appena 15 cm. Le sonde geotermiche sono composte da 2 o 4 tubi a U che scendono e risalgono in un circuito chiuso contenente un fluido termovettore.
L’estensione del campo sonde (l’insieme delle sonde geotermiche) viene dimensionato in funzione del fabbisogno energetico e alla resa termica del sottosuolo del sito interessato.
Quando è disponibile un’ampia area verde limitrofa all’edificio, può essere valutata l’applicazione di questa soluzione a sonde orizzontali.
Questa scelta consente di contenere il costo iniziale per la realizzazione del campo sonde, in quanto non è richiesto l’uso di macchine e attrezzature specifiche. Le sonde vengono posate ad una profondità limitata, pertanto in esercizio l’impianto risentirà inevitabilmente dell’oscillazione stagionale della temperatura del terreno, tuttavia manterrà una buona efficienza.
La superficie verde occupata da un sistema a sonde orizzontali è, indicativamente, doppia rispetto alla superficie da riscaldare nell’edificio.
Servono circa 25 mq per prelevare 1 kW.
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